L’espressione poeta maledetto qualifica in generale un poeta di talento che, incompreso, rigetta i valori della società, conduce uno stile di vita provocatorio, pericoloso, asociale o autodistruttivo, in particolare consumando alcool e droghe, redige testi di difficile lettura e, solitamente, muore prima che al suo genio venga riconosciuto il suo giusto valore.
1884: Paul Verlaine dà alle stampe I Poeti Maledetti, un libro sconvolgente e scandaloso che di lì a poco avrebbe rivoluzionato ogni futuro avvicinamento critico ed esistenziale alla poesia.
Qui ebbe origine la follia, il genio, la sublime tragedia dei poeti maledetti. Qui Paul Verlaine radunò gli spiriti assoluti del suo tempo e li consegnò all’eternità. Qui si dischiuse la porta infernale della poesia, e antichi e contemporanei hanno tremato. È questo libro, questo mondo, questo sentire che metteremo in scena facendovi sprofondare con noi negli effluvi dell’assenzio.