Sinossi
Bianca – Una telefonata, in cui il proprio uomo le comunica che l’abbandona, la sconvolge. Fino al punto di
chiamare un’amica per chiederle di aiutarla a suicidarsi: essendo ingegnere, dovrebbe essere abbastanza
razionale per non cedere al sentimentalismo. Infatti Bice, la pragmatica amica, non le negherà il veleno
ma… non sarà una tragedia.
Rossa – Aurora è una prostituta. È appena scesa dalla macchina del suo ultimo cliente, su uno spiazzo dove
attende il prossimo, cercando un dialogo con Rossa, la sua invisibile collega a cui racconta la parte della sua
vita che l’ha condotta a quello stato. È anche una tossicodipendente e, man mano che il suo dramma e quello
di Rossa vengono sempre più alla luce, la crisi di astinenza si fa sempre più opprimente.
Viola – Viola arriva alla stazione, di notte, in preda ad un intimo turbamento e, manifestando un palese
intento, dal bordo del marciapiede fissa i binari. Di lì a poco, una clochard imbacuccata sopra una panchina,
si sveglia, disturbata dall’altoparlante che annuncia un ritardo. La Poetessa, come dice d’essere chiamata
dagli altri a causa della sua passione per le poesie, perché non ricorda il suo nome (o finge), inizia un
dialogo con Viola e, lentamente, riesce ad attivare la sua fantasia, attirando anche la sua attenzione sulle
bellezze del Creato, distogliendola, infine, dal drammatico proposito.
Tre donne legate da un unico tema: la Morte. Tre storie in cui leggero, drammatico e lieto fine s’intrecciano
in un turbinio di emozioni che non possono non appagare il più esigente degli appetiti. Per qualcuno, di
certo, si peccherà d’immodestia, ma se, in tutti gli addetti ai lavori, l’emozione è stato il leitmotiv che ha
permeato i tanti mesi di studio dedicati alla messinscena dello spettacolo, non si capisce perché questa non
dovrebbe coinvolgere chi allo spettacolo è venuto ad assistere.
- 8 marzo | ore 21.00 | Modena, Via Bolzano 31
- Ingresso € 10.00
Compagnia: Di Prosa in Prosa
Di e regia: Sebastiano Privitera
In scena (in ordine di apparizione): Patrizia Spada, Silvia Rossi, Maddalena Bellentani, Brenda Bonetti.