C’era una volta un teatro, che forse è tutti i teatri.
Potrà sembrarvi strano un incipit così in questo luogo, ma è proprio da qui che partiremo: da quando i teatri erano luoghi bui, spogli e momentaneamente lasciati a loro stessi.
Immaginiamo ora il palcoscenico di questo teatro, che forse è tutti i palcoscenici di tutti i teatri.
Nella penombra del legno scricchiolante si intravedono strutture inutilizzate, scheletri di scenografie montate o smontate a mezzo e lasciate lì, come monito di un futuro prossimo che sarebbe prima o poi arrivato.
Proviamo adesso a chiudere gli occhi in questa penombra e a concentrarci sui suoni che ci circondano: il legno del palco scricchiola sotto il peso delle scenografie in ferro, la struttura delle poltrone rumoreggia, quasi a stiracchiarsi dopo aver sostenuto il peso degli spettatori per tanti anni. Se restassimo in completo silenzio potremmo quasi sentire il rumore della polvere che si appoggia alle tende del sipario.
Ah, dimenticavo: non tutte le luci del teatro sono spente, una, una sola, è rimasta accesa. I più scaramantici tra noi la chiamano ghostlight: da tradizione viene sempre lasciata accesa in un teatro vuoto per impedire che questo venga infestato dai fantasmi che, come tutti sappiamo, abitano nottetempo i teatri di tutto il mondo.
Ecco, in questo teatro che forse è tutti i teatri, se stiamo immobili nella penombra, senza quasi respirare, possiamo sentire una brezza fredda che si avvicina. No, non abbiate paura, non ha cattive intenzioni.
Guardate bene, ora, vicino all’unica luce accesa: c’è come un’ombra sul pavimento.
Immagino che a questo punto abbiate capito: ebbene sì, in questo caso la luce non ha scacciato il fantasma del teatro, l’ha fatto uscire allo scoperto. Non affrettatevi a scappare, sicuramente vi ha già visti, lì, appollaiati nell’ombra.
Non spaventatevi: se il fantasma vi ha visti e si è avvicinato è perché ha visto qualcosa in voi, qualcosa che non tutti hanno. Forse ha capito che se siete lì, in quel teatro abbandonato che forse è tutti i teatri, è perché vi manca entrarci nelle sere d’inverno o di primavera.
Aspettate, il fantasma si sta muovendo, si avvicina, è proprio accanto a voi.
Quando il fantasma di un teatro – o forse tutti i fantasmi di tutti i teatri – si comporta così è perché ha qualcosa da dire, sicuramente molte storie da raccontare.
Vi consiglio di restare in silenzio, ora. Probabilmente un’occasione come questa non vi capiterà più.