Nelle parole di William Shakespeare, Riccardo III è un personaggio orrendo, deforme, mostruoso, dotato di una mente perversa e di una sfrenata ambizione. Il suo animo è violento, alimentato da una rabbia senza freni che rivolge contro tutti coloro che ostacolano la sua ascesa al potere. Al tempo stesso Riccardo è uno splendido seduttore, che con abilità manipola traumi e risentimenti altrui per farne gli strumenti della propria scalata al trono.
Ma Riccardo III è anche il ritratto di una classe dirigente consumata dalla sete di potere, corrotta allora come oggi, e destinata a essere spettatrice, e complice, del trionfo e della caduta di un regime perverso.